L'inquietante morte di Kenneka Jenkins e il video che ha fatto discutere gli USA
A livello mediatico il pubblico degli Stati Uniti è abbastanza "vaccinato" a episodi di cronaca nera: vuoi per la fiction americana che sbandiera morti a destra e a manca, vuoi per un importante tasso di criminalità. La conseguenza di tutto questo è che è raro vedere giornali e TV oltreoceano concentrarsi troppo su casi simili a quelli di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi, infatti è più facile che tali organi di informazione si soffermino su vicende analoghe a condizione che le persone coinvolte siano "VIP".
Non è stato così per la morte della 19enne Kenneka Jenkins e viene da chiedersi il perché, ma andiamo per ordine.
La ragazza, uscita alle 23:30 di venerdì da casa sua, ha raggiunto una festa al Crowne Plaza O'Hare Hotel & Conference Center di Rosemont, in Illinois, ma da quel momento in poi di lei si sono perse le tracce nonostante un breve contatto telefonico con la sorella alle 1:30.
Intorno alle 4 del mattino i suoi amici hanno cominciato a insospettirsi e, dopo aver lanciato l'allarme, si sono messi alla sua ricerca che purtroppo è terminata nel peggiore dei modi: il corpo di Kenneka è stato trovato nel congelatore dell'hotel.
Per adesso la polizia ha ipotizzato che la giovane, in preda a uno stato di ebbrezza dovuto all'alcol, si sia chiusa da sola nel freezer e qui si fermano i media italiani, ciò che non è ancora stato detto sui nostri schermi è che qualcuno ha filmato gli ultimi istanti di vita della ragazza e ha postato il video su Facebook. La clip è diventata virale, è stata ricaricata su YouTube e ha scatenato un dibattito incredibile con moltissime teorie inquietanti. Ne pubblichiamo una che ha ricevuto notevole visibilità.
Nel video in questione si possono notare delle ragazze mentre cantano a ritmo di musica, alcuni utenti di YouTube hanno fatto presente che il riflesso di un paio di occhiali da sole portati da una di queste fanno vedere per un breve momento la vittima mentre voci non ben identificate e poco chiare sembrerebbero dire "Sono ancora lì a stuprarla" e altre frasi allarmanti.
Possibile che alcune considerazioni siano state dettate da una sorta di isteria collettiva, rimane il fatto che una prima autopsia svolta sabato pomeriggio non ha stabilito la causa della morte.
Il mistero si infittisce e noi di DirittoeCronaca.it seguiremo gli sviluppi della tragica vicenda.