“L'assassinio di Florence Nightingale Shore”

Londra, 12 gennaio 1920. Victoria Station. Sul treno per Brighton sale l'infermiera Florence Nightingale Shore, una donna che si è distinta per aver servito l'esercito britannico. Ora vuole godersi la pensione e ha deciso di ritirarsi nella località marina verso la quale è diretta. Ma a Brighton non arriverà mai. Sul treno viene brutalmente aggredita e muore pochi giorni dopo in ospedale, senza mai riprendere conoscenza.

Venti giorni prima…

Londra, Vigilia di Natale 1919. Louisa Cannon sogna di sfuggire a una vita di povertà e all'opprimente e pericoloso zio che vorrebbe trattarla come merce di scambio per ripianare i suoi debiti. La salvezza di Louisa è un posto di lavoro presso la famiglia Mitford ad Asthall Manor, nella campagna dell'Oxfordshire. Con l'aiuto di un'amica e dopo diverse peripezie, Louisa riesce a farsi assumere come aiuto della governante Nanny. In seguito diventa istitutrice e anche confidente delle sei sorelle Mitford; in particolare della sedicenne Nancy, ragazza intelligente e curiosa con un talento particolare per le storie. Louisa e Nancy, insieme a Guy Sullivan, timido poliziotto ferroviario, si troveranno per caso coinvolte nelle indagini che riguardano la morte dell'infermiera.

Il romanzo è basato sul vero omicidio, rimasto irrisolto, di Florence Nightingale Shore, figlioccia della celebre Florence Nightingale, considerata la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna. Questo è il primo libro di una serie noir di cui sono protagoniste The Mitford Sisters, le sei sorelle Mitford, anche loro reali, signorine della nobiltà inglese degli Anni Venti e Trenta: Nancy, Pamela, Diana, Unity, Jessica, Deborah.

La realtà finisce qui, il resto è quasi tutto frutto della fantasia di Jessica Fellowes, come scritto da lei stessa nella nota storica redatta alla fine del libro.

"Questo è, prima e sopra tutto, un romanzo. Mi auguro, però, che nel mescolare i fatti alla fantasia riusciamo a capire meglio le persone del passato, a ricordarle meglio e a rendere loro omaggio"

Nei primi tre quarti del libro, l'assassinio dell'infermiera Nightingale fa un po' da sfondo, le indagini non hanno ritmo e i protagonisti sembrano ricordarsene solo en passant.
L'attenzione si rivolge verso le ambientazioni dell'epoca, ben descritte, e sui personaggi, caratterizzati in modo accurato.
In effetti la serie viene definita noir. "Il noir è un genere di giallo nel quale la risoluzione del crimine non è la componente principale ma solo una scusante per raccontare uno spaccato di società. Si distingue dal giallo classico per la marcata componente sociologica e la caratterizzazione dell'ambientazione. Il noir è, per sua natura, totalmente privo del finale consolatorio. Il caso viene risolto ma porta a sollevare problemi e aspetti poco edificanti e molto spesso il colpevole non viene assicurato alla giustizia. La figura dell'investigatore passa in secondo piano, l'importante è raccontare, attraverso l'indagine poliziesca, gli aspetti oscuri di una città o della collettività". (Dal sito noiritaliano, vedi fonti informazioni)

In questa prima parte quindi la protagonista della storia è la descrizione della società inglese a cavallo tra gli anni Venti e Trenta; la condizione delle donne, dei poveri e dei reduci della guerra. Un momento di forte cambiamento dove la figura femminile inizia in qualche modo a rivendicare la sua posizione, anche se la differenza tra gli strati sociali è ancora marcata.

"Le due ragazze avevano cercato di diventare amiche; impresa facilitata dal fatto che erano del medesimo sesso e quasi coetanee, ma ostacolata dalle rispettive condizioni sociali. Louisa era una serva, mentre Nancy, se non la padrona, era senz'altro più vicina all'altra estremità dello spettro. Louisa aveva l'impressione che le loro mani si tendessero l'una verso l'altra senza mai riuscire a toccarsi, come nel dipinto sul soffitto della Cappella Sistina che le era capitato di vedere in un libro"

Nelle ultime cento pagine le indagini decollano come uno Shuttle; l'assassinio della povera infermiera diventa una priorità assoluta. Quello che sembrava finto diventa vero, quello che credevi vero in realtà è una finzione. Colpi di scena e finale mozzafiato.
Se vi piacciono le serie stile Downton Abbey e i romanzi di Sherlock Holmes, questo è un mix assolutamente perfetto tra i due.

L'autrice

Jessica Fellowes, nipote dell'acclamato autore britannico Julian Fellowes, ideatore e scrittore della serie TV Downton Abbey, è scrittrice e giornalista. Autrice di cinque libri sui retroscena della serie, molti dei quali sono apparsi nella lista dei best sellers del The New York Times e The Sunday Times. Ex vice direttrice di The Country Life e giornalista del The Sunday Mail, ha scritto per diverse testate tra cui The Daily Telegraph, The Guardian, e The Lady. Neri Pozza ha pubblicato L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford (2017) e Morte di un giovane di belle speranze (2018), primi due capitoli di una serie noir ambientata negli anni Venti.

L'assassinio di Florence Nightingale Shore
Jessica Fellowes
1ª edizione 2017
Editore Neri Pozza
Pagine: 432 p.

Fonti informazioni

Autore: Laura Pecoraro

Giornalista dal 2010, cerca di dilatare il tempo attraverso la lettura, la scrittura e la ricerca. La psicologia è uno dei suoi argomenti preferiti. Appassionata lettrice del genere Fantasy, di Classici e Gialli, collabora con Diritto e Cronaca dal 2018.